La bandiera dell'ONU sventola nella piazza Spuiplein accanto al nuovo municipio.

Articolo a cura di Teresa Riosa.
Foto di copertina – Credits: Alessandro Grussu, Flickr.com

Sei alla ricerca di un’esperienza in ambito internazionale che ti permetta di entrare nel mondo della diplomazia, delle politiche pubbliche o semplicemente di creare un impatto sociale o umanitario?

Sei ancora studente/ssa o sei neolaureato/a?  

Allora un tirocinio all’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, potrebbe essere l’inizio ideale per te!

In questo articolo sono presenti le informazioni necessarie per capire come funzionano gli stage alle Nazioni Unite e su come candidarsi. 

Io ho concluso il mio tirocinio ONU proprio all’inizio di quest’anno, grazie al quale ho ottenuto la borsa di studio e lavoro OpportuniSID e sono diventata Ambassador dell’Associazione. Alla fine parlerò infatti della mia esperienza all’ONU e svelerò alcuni consigli utili da tenere a mente.

Cos’è e perché fare uno stage all’ONU

Lo United Nations Internship Programme è il programma di tirocini delle Nazioni Unite tramite cui candidati stagisti vengono selezionati e assegnati alle diverse sedi dislocate nel mondo.

Lo scopo del programma di stage ha doppia natura: 1. offrire la possibilità agli studenti di scoprire le Nazioni Unite e le diverse agenzie che ne fanno parte attraverso un’esperienza educativa e professionale; 2. fornire agli uffici delle Nazioni Unite l’assistenza di studenti qualificati e specializzati in vari campi professionali.

Di solito il programma di tirocinio alle Nazioni Unite ha una durata variabile a seconda dell’agenzia  – da qualche mese a un anno – ma in genere è intorno ai sei mesi. L’impegno lavorativo è di solito full time (35/40 ore alla settimana). Alcune agenzie ONU offrono veri e propri stipendi e/o coprono assicurazione, spese di vita, alloggio e visto richiesto dal Paese dove si svolgerà il tirocinio (alcuni esempi sono: IAEA, UNDP, UNICEF, UNFPA, UNOPS, UNHCR, UNEP). Per altre, tuttavia, gli stage sono intesi come incarichi temporanei non retribuiti e gli stagisti acquisiscono dunque lo status di personale gratuito e non di dipendenti (staff) delle Nazioni Unite.

Ti stai chiedendo a questo punto se vale la pena fare uno stage ONU non pagato?

Quello che posso garantire è che si tratta di un’esperienza particolarmente rilevante non solo per migliorare la propria formazione ma soprattutto per creare nuove opportunità. Inoltre, il tirocinio può essere riconosciuto dagli istituti universitari e convertito in crediti accademici. In generale, i vantaggi che uno stage ONU comporta sono particolarmente attraenti:

  •       Lavorare in un ambiente internazionale e multiculturale;
  •       Capire se una carriera all’ONU si addice ai propri principi e interessi;
  •       Fare networking e aprire nuove porte per il futuro.

Credits: pexel.com

In generale, il tirocinio ONU offre un contatto diretto con il lavoro all’interno delle Nazioni Unite. Si ha l’occasione ad esempio di partecipare a conferenze internazionali di elevato livello, di lavorare con project manager e personale ONU e di contribuire al lavoro analitico e organizzativo dell’agenzia di cui si fa parte. La formazione lavorativa è inoltre disponibile in numerosi settori e aree di competenza.  

Requisiti e candidatura

Al momento della domanda al programma dei tirocini ONU, i candidati devono essere sicuri di soddisfare i requisiti richiesti da ogni singola agenzia. Tra quelli generalmente richiesti ci sono: 

  • Essere iscritti o aver completato l’ultimo anno accademico di un corso di laurea (Bachelor o equivalente)
  • Essere iscritti o aver completato un corso di specializzazione universitario (Master, Dottorato o equivalenti).
  • Avere una conoscenza approfondita della lingua inglese ed eventualmente di un’altra lingua a scelta tra le lingue ufficiali dell’Organizzazione (spesso francese e spagnolo).

Inoltre, in alcuni casi, i candidati che sono figli o fratelli di un membro del personale non possono fare domanda per uno stage presso le Nazioni Unite.

Tutti i termini e le condizioni generali dei tirocini alle Nazioni Unite sono riportati nel seguente documento: “Administrative instruction United Nations internship programme

 

Una volta certi di rispondere a tutti i criteri, gli studenti e neolaureati interessati a diventare tirocinanti ONU possono iniziare il processo di candidatura: 

  • Iniziare subito: gli aspiranti candidati possono selezionare le organizzazioni, agenzie e programmi ONU più attraenti rispetto ai propri interessi. Nella pagina relativa ai Job Openings è possibile cliccare sulla categoria Internship. A questo punto, si selezionano i vari filtri in base a titolo della posizione, sede, città e data di scadenza della candidatura.
  • Capire dove: i tirocini ONU si svolgono sia negli Headquarters (Ginevra, Nairobi, New York, Vienna) che nei Regional Offices (sparsi in tutto il mondo). Tuttavia, soprattutto in seguito alla pandemia vi sono molte opportunità di lavoro da remoto.  
  • Fare domanda: le istruzioni per presentare domanda variano spesso a seconda dell’agenzia o del programma in cui si vuole fare il tirocinio. Dunque, è importante leggere attentamente il portale apposito a cui si viene indirizzati e preparare il materiale richiesto con largo anticipo.

Se si viene selezionati, di solito si viene contattati direttamente e sottoposti ad un test e/o ad un’intervista.

4. Tirocinio a UNIDO: la mia esperienza e consigli

Tirocinio a UNIDO: la mia esperienza e consigli

Nel mio caso, a causa dell’imperversare della prima ondata pandemica, ho deciso di optare per un tirocinio accademico che mi permettesse di tornare più vicina a casa rispetto alla Danimarca dove stavo iniziando il mio ultimo anno di Master. Ho dunque avuto la fortuna di iniziare uno stage di sei mesi presso UNIDO (United Nations Industrial Development Organization) nel Directorate of Digitalization, Technology, e Agri-Business, a Vienna

Qui ho lavorato a stretto contatto con il mio supervisore sulla stesura di storie per l’Annual Report 2020 e sull’organizzazione di conferenze internazionali focalizzate sull’emancipazione femminile nell’imprenditoria e la creazione di opportunità lavorative per i giovani in Africa. I primi tre mesi si sono svolti in presenza, poi sono passata al lavoro da remoto.

In base alla mia esperienza, mi sento di offrire i seguenti consigli:

  • Nella fase di ricerca del tirocinio è fondamentale sfruttare tutti i propri contatti, non farsi scrupoli a mandare email e farsi conoscere con chiunque possa essere d’aiuto.
  • Lavorare da remoto è certamente diverso che fare esperienza del lavoro in ufficio alle Nazioni Unite. Tuttavia, permette comunque di continuare ad acquisire competenze e ad arricchire il proprio CV.
  • Per quanto sia discutibile accettare di fare uno stage ONU non pagato, come nel mio caso, ci tengo a suggerire che ci sono vari modi per trovare un finanziamento durante i mesi di tirocinio. Ad esempio, io ho ricevuto una borsa di studio Erasmus + Traineeship dalla mia Università che mi ha permesso di coprire la maggior parte delle spese. Inoltre, è stato proprio grazie a questo tirocinio che sono poi riuscita ad ottenere la borsa di studio e lavoro OpportuniSID (il bando per la nuova borsa è disponibile qui!).

Quello che posso garantire è che lo stage all’ONU è un’esperienza particolarmente valida e formativa che aiuta a dare più forma al proprio percorso e a capire in che direzione si vuole procedere. Nel mio caso, tramite le connessioni create durante la mia permanenza all’ONU, ho trovato impiego come Freelance Consultant nello stesso Direttorato di UNIDO dove ho fatto lo stage e per cui lavoro tutt’ora. Altre persone che conosco hanno deciso di voler fare tutt’altro. In ogni caso, si tratta di un’occasione imperdibile per esplorare ed affermare le proprie passioni e ambizioni!

#SIDstories: Intervista a Giulia Garbagni

Laurea triennale SID, 2014

Posizione attuale: PhD Candidate, University of Cambridge – Corpus Christi College (Arts and Humanities Research Council & Toshiba Scholar)

#SidStories: Intervista a Gabriele Marchionna

Gabriele Marchionna Anno di laurea SID: 2021Ciao Gabriele! Puoi raccontarci di cosa ti occupi? Oggi lavoro come Security Consultant nel Centre of Excellence (CoE) CyberSec della consultancy firm BIP SpA e insegno Cybersecurity & Cybercrime al primo anno di...

#SIDStories: Intervista a Riccardo Giovanni Da Ros

Laurea Triennale SID, 2016
Posizione attuale: Consulente per Apiculturaurbana.it

#SIDStories: Intervista a Salvatore Ricci

Laurea SID, 2016

Posizione attuale: Consulente presso Ridens Public Affairs

#SIDstories: Intervista a Lara Ciabattoni

Laurea SID, 2008

Posizione attuale: Direzione Generale Finanza, Parlamento Europeo

#SIDstories: Intervista a Gianluca Daluiso

Laurea triennale SID, 2014

Posizione attuale: Comunicazione istituzionale della Ministra dell’Istruzione, conduttore Skuolanet e consulente EY Agenzia Nazionale Giovani

#SIDstories: Intervista a Mirya Elisabetta Porcheddu

Laurea Magistrale SID, 2017

Posizione attuale: Associate Resettlement Officer, UNHCR

#SIDStories: Intervista a Jacopo Gattanella

Laurea magistrale SID, 2014 Posizione attuale: Segretario di Legazione, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleChe cosa significa lavorare per la nostra diplomazia? In che cosa consiste la tua attività quotidiana? Quando sei entrato in...

#SidStories: Intervista a Tara Riva

Tara Riva Anno di laurea SID: 2014 1. Tara, ciao! Che lavoro fai? Ci spieghi, in breve, in cosa consiste la tua attività quotidiana? Ciao Luca! Sono Tara, ho 30 anni e da circa un anno sono insegno Business English (inglese commerciale). Prima di lanciarmi in questo...

#SidStories: Intervista ad Alberto Ceccacci

Anno di Laurea SID: 2017
Posizione Attuale: PhD student, Università di Bologna