
Nell’immagine siamo circa venti. Ma poi ne sono arrivati altri. La serata è stata così coinvolgente, e ricca di alcool e belle persone, che il fotografo ufficiale ha dimenticato di essere… il fotografo ufficiale.
Avendo solo due immagini a testimoniare l’evento, cercheremo di raccontarvelo a parole. 3, 2, 1… che AperiSid sia!
La comunità siddina a Roma è più attiva che mai. E siamo tantissimi. L’evento si è tenuto nella splendida cornice del ristorante cocktail bar Mandaloun, squisita cucina libanese a quattro passi da Piazza del Popolo, nel cuore della Città Eterna. Non ci siamo contati, ma eravamo circa 25, forse qualcuno in più, arrivato tra l’altro all’ultimo momento, senza neanche avvertire. Evvai: il passaparola tra siddini sparsi ai quattro angoli dell’Urbe ha funzionato!
C’erano siddini di tutte l’età e mille mestieri. Siddini che devono ancora conseguire la magistrale come Nico, che alla LUISS sta curando una tesi dedicata al mondo delle criptovalute o Silvia, che ha appena iniziato il suo secondo anno in Studi Globali – sempre all’università di Confindustria – ma che non dimentica la triennale a Forlì. “Gli anni più belli” confessa ad OpportuniSID.
Alberto, invece, è un freschissimo neolaureato a Forlì, ora alla LUISS. Sempre di più i siddini che diventano luissini. Stasera c’è addirittura un siddino, Marco, che alla LUISS… insegna: scienze politiche, naturalmente. Bé, tornando ad Alberto, è venuto a frequentare un double-degree in studi europei: “Studio l’Europa perché vorrei diventare lobbista a Bruxelles. Sono venuto all’AperiSID per conoscere un siddino ex lobbista diventato giornalista che mi aveva dato appuntamento proprio per vederci durante questa splendida serata”.
Certo, aveva un appuntamento, ma alla fine all’AperiSID ha scoperto che di siddini lobbisti non ce n’è uno solo. Monica, ad esempio, lavora in una società di relazioni istituzionali della Capitale. Ad OpportuniSID confessa che non può essere più felice di come le stiano andando le cose in questa fase della sua vita. “Lavoro duro, ma quante soddisfazioni”.

E poi ci sono loro, i veri protagonisti all’AperiSID romano (erano la maggioranza assoluta dei presenti): i siddini neolaureati che hanno da poco iniziato a lavorare. Giacomo che mette le proprie conoscenze al servizio di un’importante azienda multinazionale delle armi (Sì, è un duro lavoro, ma qualche siddino deve pur farlo) e Lorenzo – triennale e magistrale entrambe a Forlì – che oggi lavora in una delle tantissime fondazioni che hanno sede a Roma. In fondazioni lavorano altri due presenti: Gabriel e Giacomo. Un altro Giacomo. Indovinate un po’: anche lui siddino in triennale e luissino in magistrale. Questo gemellaggio s’ha da fare, diciamocelo. Anzi, siamo a Roma: famolo!
Anche qualche senior si è unito alla serata. Gianluca, giornalista e comunicatore di lungo corso, siddino multitasking – protagonista di una nostra SID Story – che con il suo forte accento romagnolo ci spiega cosa significa portare avanti tanti impegni su più fronti: “Il trucco è fare rete. È importante saper lavorare bene ma anche stringere nuovi legami. Fare networking, insomma”. È per il networking, ma anche per lo spritz a buon prezzo, che si è unito a noi questa sera.
Saliamo su con l’anzianità e troviamo Damiano, siddino classe 1984, una vita tra Roma e Romagna, oggi al lavoro presso l’ufficio relazioni internazionali di un’importante autorità di vigilanza italiana. “Sono stato anche all’AperiSID di Forlì di qualche mese fa. Non potevo mancare oggi”.
Un pensiero va anche a siddini e siddine romani che stasera non ci hanno raggiunti, anche se avrebbero voluto. Lucrezia, ufficio stampa di una grande partecipata italiana: “Avevo detto sì, ma è diventato un no. Stasera devo lavorare fino a tardi”. Ci vedremo all’AperiSid 3.0, Lucrezia, non ti preoccupare.
“Daje, siamo molti di più di quanti speravo”, ragiona tra sé e sé, a notte tarda, appena tornato a casa, sotto la pioggia, fradicio ma contento, l’organizzatore di questo AperiSID, un siddino che nella Capitale è solo di passaggio per qualche settimana. Pensava che la colonia siddina a Roma fosse molto meno socievole. E invece è più numerosa e attiva che mai. Che bella serata. Alla prossima…