
Laurea SID, 2006
Posizione Attuale: Giornalista Televisivo, RAI
1. Qual è il tuo lavoro in questo momento? In che cosa consiste la tua attività quotidiana?
Sono un giornalista televisivo con un contratto a tempo indeterminato presso la Rai. Attualmente sono assegnato a Rai1 e giro l’Italia in lungo e in largo come inviato per i programmi del daytime. Racconto in diretta le piccole grandi storie dell’Italia, i grandi eventi, la politica e ovviamente uno sguardo privilegiato va all’evoluzione della pandemia e alla campagna vaccinale. Spesso al mattino, dopo la rassegna stampa, mi ritrovo su un treno o su un aereo pronto per essere in onda subito dopo pranzo per aggiornare gli italiani. Un lavoro faticoso ma estremamente appagante.
2. Potresti raccontarci un pò la tua carriera? Quali sono i traguardi raggiunti fino ad ora dei quali ti senti più orgoglioso?
Sicuramente l’ingresso nel Laboratorio per le Risorse artistiche Rai dopo un durissimo provino/esame con Pippo Baudo. Poi il lavoro sul campo.
Il racconto per diverse settimane del terremoto del 2016 e la lunga trasferta al nord Italia durante la prima ondata del Covid. Sono partito il 22 febbraio 2020 (Veneto e Lombardia) e sono tornato a Roma solo a maggio. Poi ho amato condurre degli spazi autonomi in programmi dedicati a storie familiari e riscatti sociali. Le interviste con la gente comune raccontano il nostro paese.

3. Come ti ha aiutato, se lo ha fatto, il SID nella formazione e nello sviluppo della tua carriera?
Tantissimo. La passione per gli “esteri” è nata in facoltà, la specializzazione in Storia e Istituzioni del Medio Oriente mi ha permesso di studiare il passato e comprendere un presente denso di avvenimenti (l’intervento in Afghanistan, la morte di Saddam, la caccia a Bin Laden). Ho preparato la tesi con una grande giornalista, Marcella Emiliani, e ho studiato a Parigi la nascita (e la fine) del Front Islamique du Salut (FIS) algerino, il primo partito che ha proposto l’instaurazione di una repubblica islamica. Sembra assurdo ma la sua genesi, dopo 30 anni, torna ad essere drammaticamente attuale. Grazie al SID inoltre, dopo la laurea, sono riuscito ad ottenere un prestigioso stage al Tg1. Quando ho messo piede per la prima volta a Saxa Rubra ho capito che quello doveva essere il mio futuro. Inoltre la preparazione SID è stata fondamentale anche per poter superare l’Esame di Stato da giornalista professionista.
4. Molti siddini stanno ora facendo il loro ingresso nel mondo del lavoro. Qual è il miglior modo per affrontare queste nuove sfide per un neo-laureato/a siddino/a?
La curiosità, vi invito a cercare continuamente un link fra ciò che avete studiato e la realtà che vi circonda. La formazione che offre il SID è eccellente, e indipendentemente dalla carriera diplomatica, ci sono tante opportunità se si è spinti da una forte passione. E non date retta a chi dice che “non ce la farai mai”. La vita non è fatta di fallimenti, ma di esiti ed esperienze.
