Mirya Elisabetta Porcheddu

Gaia Rizzi

Anno di laurea SID: 2016

1. Gaia, ciao! Che lavoro fai? Ci spieghi, in breve, in cosa consiste la tua attività quotidiana?

Ad oggi lavoro come Brand Strategist. Lavorando attualmente come freelance, la mia attività quotidiana varia molto a seconda del progetto e del cliente che sto seguendo. Per esempio, in questo periodo gran parte delle mie giornate sono dedicate a una start-up tech italiana che supporto con strategie di branding ed employer branding; seguo la comunicazione a 360° attraverso i social media, blog, partnerships e collaborazioni con content creators. 

Invece, la sera e durante il weekend mi dedico al mio podcast “Giovani Che Fanno Cose” che ho lanciato recentemente insieme a un mio amico, in cui intervistiamo giovani che, appunto, fanno cose interessanti nei settori più disparati. L’obiettivo del podcast è quello di dimostrare che non esiste un’unica via verso il successo, raccontando storie di giovani che dimostrano che la realizzazione di sé stessi è una questione del tutto personale.

2. Dopo la tua triennale a Forlì, quale percorso hai seguito? Dove hai studiato?

Dopo la triennale a Forlì sono andata a studiare a Sciences Po Paris, dove ho seguito un Master di due anni in International Security – European and East Asian Studies. In quanto parte del programma di studi, ho poi avuto l’opportunità di passare il terzo semestre all’estero, dove ho scelto di andare a Seoul per fare un tirocinio in un think tank. Erano mesi un po’ particolari…non so se ricordate quando Kim Jong-un lanciava missili? Ecco, io ero lì. 

Questo tirocinio mi ha aperto gli occhi sul fatto che non avessi chiaro cosa fare dopo la laurea e, quindi, a un semestre dalla fine del Master ho deciso di prendermi un anno sabbatico che ha completamente cambiato il corso della mia carriera.

Come prima tappa sono andata a Hong Kong dove ero stata selezionata come intern alla Camera di Commercio Europea di HK. Il caso vuole che il mio responsabile abbia deciso di licenziarsi proprio a metà del tirocinio, portando il Chairman a offrirmi la posizione da Office Manager. Accettare questa posizione avrebbe significato non portare a termine il Master, scelta che non ero assolutamente disposta a fare, dato l’investimento sia economico sia in termini di impegno che avevo già dedicato a questo percorso, e decido quindi di rifiutare.

Finito il tirocinio a Hong Kong sono poi volata a Pechino dove mi ero iscritta all’università per seguire un corso intensivo di cinese, che avevo già iniziato a studiare durante i primi tre semestri del Master a Parigi. Durante questi mesi ho avuto modo di visitare Shanghai, città di cui mi sono innamorata e nella quale, subito dopo il Master,  ho trovato lavoro.

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3. Potresti raccontarci qualcosa della tua carriera? Quali sono i traguardi raggiunti fino ad ora dei quali ti senti più orgogliosa?

La mia carriera finora non è stata lineare, ma questo mi ha permesso di esplorare settori e ruoli diversi che altrimenti non avrei avuto modo di vivere in prima persona. 

Tra i traguardi che mi rendono sicuramente più orgogliosa ci sono senz’altro le offerte che ho ricevuto sia a Hong Kong (come ho raccontato qui sopra) sia a Shanghai, dove mi è stato offerto il ruolo da General Manager dell’agenzia di comunicazione per cui lavoravo. Nonostante io le abbia rifiutate entrambe, sono arrivate come un importante riconoscimento del lavoro che stavo facendo. 

Poi, in realtà, ci sono moltissimi momenti che mi porto dietro con orgoglio. Tutti questi hanno in comune quella sensazione di essere riuscita in qualcosa che pensavo non sarei stata in grado di portare a termine: dal firmare un cliente importante, al dare vita a un evento che è stato menzionato su riviste internazionali di prestigio, al gestire un team di persone nonostante fossi agli inizi della mia carriera.

4. Come è stato vivere in Cina? Ci puoi raccontare qualcosa della tua esperienza a Shanghai e a Hong Kong? Di cosa ti occupavi? Ti sei ambientata facilmente?

È sempre difficile rispondere a questa domanda. Onestamente, cambia molto in base ai ricordi che mi vengono in mente. Vivere in Cina mi ha cambiato la vita, senza mezzi termini, sia a livello professionale che personale. Mi ha aperto un mondo di opportunità che probabilmente non avrei avuto se fossi rimasta in Europa. 

Ma questo, sia chiaro, ha avuto un prezzo e, dietro questa scelta, ci sono stati dei sacrifici importanti. Penso che sia sempre facile idealizzare il partire per andare dall’altra parte del mondo ma spesso ci dimentichiamo che viaggiare in questi posti da turista non è poi la stessa cosa che viverci, lavorarci e costruirci una vita. 

Lo rifarei? Sì, senza dubbio. È stato facile? Assolutamente no.

5. Come ti ha aiutato il SID nella formazione e nello sviluppo della tua carriera? 

Sicuramente non racconto la “classica” storia da siddina, ne sono consapevole. Questo non toglie però che gli insegnamenti imparati, la forma mentis acquisita e i rapporti stretti tra le aule del SID hanno senza dubbio avuto un impatto sul percorso che ho poi scelto di intraprendere. Tra tutto ciò che il SID mi ha dato, la “cosa” di cui vado più orgogliosa sono sicuramente le amicizie strette in quegli anni e che ho mantenuto fino ad oggi.

6. Che consiglio ti senti di dare a quei siddini e a quelle siddine che vogliono intraprendere una carriera nel tuo settore?

Di andare senza fretta ma senza sosta, e di non aver paura di cambiare direzione anche se si é a metà strada. Spesso mi viene chiesto se, ora che lavoro in ambito marketing e comunicazione, avrei preferito fare degli studi universitari diversi e la mia risposta è sempre no: tornassi indietro rifarei le stesse scelte. Anche perché, in fin dei conti, se ho raggiunto determinati traguardi è anche grazie all’educazione che ho avuto. Sono convinta che studiare Relazioni Internazionali possa dare gli strumenti giusti per vedere le situazioni da una prospettiva d’insieme, che non è cosa da tutti. 

Più in concreto, il mio consiglio è quello di applicare la teoria alla pratica il prima possibile e di sviluppare quelle competenze trasversali che poi vi daranno una marcia in più in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Dai social media alla programmazione, passando per copywriting, pubbliche relazioni fino ad arrivare alle indispensabili soft skills. Non abbiate paura di buttarvi per testare le vostre abilità e capire dove investire più risorse ed energie.

7. Potresti indicarci qui sotto una citazione di un personaggio famoso in cui ti riconosci? E se proprio non vuoi sceglierne una, vuoi lasciarci tu una frase, anche tua, da utilizzare per pubblicizzare la tua SID Story sui nostri canali social?

Se dovessi scegliere la citazione di un personaggio famoso, mi viene in mente quella di Winston Churchill “Success is not final; failure is not fatal: it is the courage to continue that counts”. Io, come molti altri, sono cresciuta con l’idea che il successo fosse una destinazione da raggiungere, ma di recente mi sono resa conto come in realtà il successo sia più il viaggio che la destinazione. E che con tutta probabilità si tratta di un viaggio fatto da alti e bassi, dove però i bassi non devono scoraggiarci dal realizzare la visione di lungo termine che ci siamo posti. L’importante, e per questo ci vuole coraggio, è fare del proprio meglio per rimanere fedeli a sé stessi e ai propri valori, ascoltando il parere degli altri ma senza farsi condizionare. In fin dei conti, ciò che conta è scegliere una strada che ci faccia sentire realizzati, a prescindere dal settore in cui lavoriamo e ancor meno dal job title che abbiamo sulla business card.

#SIDstories: Intervista a Cesare Zavatta

Laurea in Scienze Politiche (vecchio ordinamento), 1999

Posizione attuale: Assessore, Comune di Cervia

#SIDstories: Intervista a Chiara Proietti Silvestri

Laurea Magistrale SID, 2010

Posizione attuale: Analista di politica ed economia dell’energia, RIE

#SIDstories: Intervista a Giuseppe Rossiello

Laurea Magistrale SID, 2016

Posizione attuale: Consulente in Comunicazione e Cyber sicurezza, NATO

#SIDStories: Intervista a Gaia Rizzi

Anno di laurea SID: 2016
Posizione Attuale: Freelance Brand Strategist

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Laurea SID: 2009

Posizione attuale: Senior Public Policy Manager,  Spotify

#SidStories: Intervista ad Alberto Ceccacci

Anno di Laurea SID: 2017
Posizione Attuale: PhD student, Università di Bologna

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Laurea magistrale SID, 2014

Posizione attuale: Account Manager, Amazon Web Services

#SidStories: Intervista a Tara Riva

Tara Riva Anno di laurea SID: 2014 1. Tara, ciao! Che lavoro fai? Ci spieghi, in breve, in cosa consiste la tua attività quotidiana? Ciao Luca! Sono Tara, ho 30 anni e da circa un anno sono insegno Business English (inglese commerciale). Prima di lanciarmi in questo...

#SIDstories: Intervista a Claudio Lanza

Laurea Magistrale SID, 2016

Posizione attuale: Ph.D. Candidate, University of Westminster

#SIDstories: Intervista a Davide Contini

Laurea magistrale SID, 2017

Posizione attuale: Operations Manager, Dow Jones & Company, Inc.