
Laurea SID, 2017
Posizione Attuale: Trade and Investments policy officer nella delegazione permanente di Israele presso l’OCSE.
1. Qual è il tuo lavoro in questo momento? In che cosa consiste la tua attività quotidiana?
Attualmente lavoro come Trade and Investments policy officer nella delegazione permanente di Israele presso l’OCSE. Mi occupo in dettaglio di seguire per conto della missione economica della delegazione, tutte le attività e/o riunioni che si svolgono nei comitati dell’OCSE dedicati al Commercio e alle politiche di Investimento con un focus sulle politiche RBC (Responsible Business Conduct). La mia principale attività consiste nel gestire, preparare e prendere parte alle attività dei comitati precedentemente nominati. In dettaglio, partecipo alle riunioni in quanto delegato della missione trasmettendo gli interessi e le idee del governo centrale; l’attività di preparazione ai meetings implica la redazione di documenti e papers a beneficio degli uffici ministeriali di maggiore interesse strategico, lavori e pubblicazioni OCSE per identificare i settori di maggiore interesse strategico per la strategia politica nazionale e internazionale.
In parallelo, mi è stato affidato l’incarico di visiting professor presso l’università di Sciences Po Lille, in Francia, dove ho conseguito i miei studi magistrali in Affari Europei. Sono titolare dell’insegnamento del 2° anno di magistrale (Master 2) su “Politica di coesione territoriale dell’Unione Europea: montaggio e finanziamento dei progetti europei”.
2. Potresti raccontarci un po’ la tua carriera? Quali sono i traguardi raggiunti fino ad ora dei quali ti senti più orgoglioso?
Ho trascorso a Forlì 2 bellissimi anni del mio percorso siddino, integrati poi da un anno di Erasmus (il terzo della triennale), trascorso a Lille nel Nord della Francia. Questo percorso si è concluso con la laurea nell’ormai lontano (o vicino) 2017. L’amore per la Francia ed il francese non mi ha abbandonato ed ho così deciso di continuare i miei studi di magistrale specializzandomi in Affari Europei e ottenendo dunque il mio “Diplome” ( Laurea magistrale) nel 2019. Sempre a Lille, nel profondo Nord della Francia, ho effettuato il mio stage di fine studi come Policy Officer presso Interreg Europe, un programma della Commissione Europea finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che si occupa di montaggio e finanziamento di progetti nell’ambito della cooperazione internazionale. Qui sono stato affiancato all’unità di progettazione, ma egualmente ho supportato le attività dell’unità dedicata alle missioni finanziarie e alla comunicazione.
In seguito, terminato il mio stage ho avuto l’opportunità di avere un CDD per 6 mesi (Contratto a tempo determinato) nello stesso programma in quanto Assistente della Comunicazione a supporto nell’unità omonima.
Terminata la mia esperienza di quasi 4 anni a Lille (tra Erasmus, studi , stage e primo lavoro) mi sono trasferito a Lussemburgo dove ho effettuato un Traineeship alla B.E.I. ( Banca Europea degli Investimenti) nella direzione della Compliance e più esattamente nell’unità dedicata alle “Gare di appalto – mercato pubblico e coordinamento” . Questa esperienza ha coinciso con lo scoppio della pandemia, vedendomi costretto a viverla quasi interamente in telelavoro.
Infine, conclusa l’esperienza alla BEI e dopo un breve periodo di transizione segnato dalla ricerca di un nuovo lavoro sono ritornato in Francia, più precisamente a Parigi dove lavoro da maggio nella Delegazione Permanente d’Israele presso l’OCSE. La vita parigina è rallegrata da trasferte a Lille dove da settembre ho iniziato ad insegnare nella mia vecchia università in qualità di visiting professor.

3. Come ti ha aiutato, se lo ha fatto, il SID nella formazione e nello sviluppo della tua carriera?
Il mio percorso a Forlì mi ha dato le basi per costruirmi la mia carriera ed il mio futuro di vocazione internazionale. Il piano didattico, l’organizzazione dei corsi con controllo continuo (esami e parziali scritti frequenti nel corso del semestre), la metodologia di lavoro del SID a mio avviso di ottimo livello, si sono rivelati adatti per affacciarsi in una dimensione internazionale superando forse i limiti ” troppo accademici” che altri corsi di laurea italiani avrebbero potuto darmi.
Le basi del SID sono un essenziale punto di riferimento per costruirsi il proprio profilo ed affacciarsi nel mondo del lavoro. Le mie esperienze internazionali ed il mio percorso all’estero non mi permettono di poter e saper giudicare a pieno il valore aggiunto del SID nella sfera italiana. Ciò nonostante, la reputazione del SID estesa all’Università di Bologna rappresentano una certezza in termini di qualità della formazione, di internazionalità e preparazione.
4. Molti siddini stanno ora facendo il loro ingresso nel mondo del lavoro. Qual è il miglior modo per affrontare queste nuove sfide per un neo-laureato/a siddino/a?
Essere sempre disposti a mettersi in gioco ampliando al massimo il proprio campo di interessi deve essere una priorità per un neo-laureato del SID. Inoltre, il mio consiglio è di fare quante più esperienze possibili in ambiti e settori differenti, aggiungendo dunque voci al Curriculum e mostrando un profilo versatile e interessante. Esperienze di lavoro, formazione, conoscenze aiutano a fortificare i vostri profili: il mondo del lavoro è competitivo e mostrarsi pronti alle sfide che presenta è necessario. Il percorso del SID vi fornisce una base invidiabile a livello di conoscenze, a voi poi fare il resto!