
Enrico, vincitore della seconda borsa di studio* targata OpportuniSID, si racconta nel primo di una serie di articoli sulle sue esperienze internazionali.
La passione per la politica è un fuoco che ha sempre arso in me, sin dai tempi delle medie, quando passavo le ore più calde delle giornate estive guardando talk show (che fortunatamente mi sono lasciato presto alle spalle). Da allora il mio interesse nei confronti della politica è evoluto molto, assieme alle mie fonti di informazione. La svolta decisiva è iniziata al SID, a cui non mi ero iscritto sognando una carriera diplomatica ma semplicemente per compensare la pessima fama della facoltà di Scienze Politiche in Italia. Nell’anno della mia immatricolazione, infatti, il SID di Forlì si posizionava già al secondo posto nella classifica nazionale delle migliori facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Anche se ritengo che queste classifiche vadano prese con le pinze, durante i miei tre anni al SID non ho mai rimpianto la scelta fatta. Essendo uscito da un Liceo Classico, il mio rapporto con le lingue parlate da meno di due millenni non era stato particolarmente stretto prima dell’università, e nei confronti dell’inglese avevo addirittura sviluppato una sorta di idiosincrasia. Una volta arrivato al SID, però, le numerose opportunità di mobilità all’estero a disposizione, e soprattutto la spinta ricevuta da colleghi e amici siddini, mi hanno convinto a candidarmi ad un Erasmus in Svezia. L’Erasmus è stato solo il primo passo di una crescita personale e accademica che mi ha portato a rivalutare le mie capacità e ad alzare l’asticella delle mie ambizioni. Per di più, i corsi del SID, e in buona misura anche le numerose occasioni di confronto con colleghi appassionati alle Relazioni Internazionali, mi hanno spinto a rivalutare l’importanza della politica internazionale e l’influenza che ha su quella nazionale.
“L’Erasmus è stato solo il primo passo di una crescita personale e accademica che mi ha portato a rivalutare le mie capacità e ad alzare l’asticella delle mie ambizioni”
Ed è per questo che, nonostante al momento di scegliere la magistrale abbia deciso di spostarmi verso il ramo della governance delle organizzazioni pubbliche, ho fatto in modo di mantenere l’internazionalità nel DNA del mio percorso accademico-professionale. Durante il mio secondo anno all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ho svolto un Overseas negli Stati Uniti e un Erasmus in Spagna. Per entrambe le esperienze sono in debito col SID, dato che ho ottenuto il livello dell’IELTS necessario grazie all’Erasmus in Svezia, e che ho ricevuto una prima infarinatura di spagnolo a Forlì. Il perfetto coronamento di questo percorso a metà tra le Relazioni Internazionali e la governance pubblica è il tirocinio presso la Sede a Bruxelles della Regione Veneto. Nonostante il SID sia un corso multidisciplinare per eccellenza, e che quindi costituisca un trampolino di lancio verso un ampio ventaglio di settori, Bruxelles rappresenta la meta ideale per un siddino. La quantità di organizzazioni pubbliche, private e no-profit coinvolte nel policy-making, la rende ideale per chi vuole occuparsi di governance a livello sovranazionale in Europa
“Grazie alla borsa di studio OpportuniSID posso realizzare un’esprienza che ritengo molto utile per iniziare il mio percorso professionale”
Come ogni Eldorado, però, porta con sé delle sfide non indifferenti. Essendo una meta molto ambita, la competitività è molta, e per certe posizioni la ricompensa offerta non è all’altezza del costo della vita di una capitale europea. Grazie alla borsa di studio OpportuniSID posso realizzare un’esperienza che ritengo molto utile per iniziare il mio percorso professionale.
* Un ringraziamento speciale va a Michel Alimasi, grazie al quale questa seconda edizione della borsa di studio e lavoro di OpportuniSID ha potuto diventare realtà!